Mostra personale di Max Ferrigno e Presentazione del libro di Laura Francesca Di Trapani
01 – 20 giugno 2024
Inaugurazione mostra
01 giugno alle ore 18.30
Vi aspettiamo Sabato 1 giugno alle 18:30 per un doppio evento: l’inaugurazione della mostra personale di Max Ferrigno “Bad girl” e la presentazione del libro scritto da Laura Francesca Di Trapani, dal titolo “MAX FERRIGNO. Mise en scene” di un artista dispettoso” edito da Serradifalco editore.
Nel lavoro di Ferrigno i personaggi dei cartoons, o le camgirl o i protagonisti di saghe cinematografiche famose seducono
lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealism e poi dai toni da
sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico.
La sua opera vive di stratificazioni, e non esclusivamente di materia pittorica, ma soprattutto di materia narrativa.
Come descrive la curatrice Laura Francesca Di Trapani.
lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealism e poi dai toni da
sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico.
La sua opera vive di stratificazioni, e non esclusivamente di materia pittorica, ma soprattutto di materia narrativa.
Come descrive la curatrice Laura Francesca Di Trapani.
Biografia
Max Ferrigno è nato a Casale Monferrato il 14 Novembre 1977.
Comincia a lavorare come decoratore subito dopo aver conseguito il diploma artistico, riuscendo così a manternere un forte legame con l’arte.
Nel suo piccolo laboratorio artistico, per tredici anni, dà forma alle fantasie dei suoi sempre più numerosi clienti.
Disegna trompe – l’oeil per negozi e appartamenti, fondali per le agenzie teatrali, realizza scenografie per Gardaland, Eurodisney, MiniItalia, Cow Boy Guest. Viaggia moltissimo. Parallelamente prende forma la prima parte del suo percorso artistico: una lunga serie di lavori dedicati al Messico, all’Africa e al Sud America,
incentrati sul “burro”, l’asino simbolo della speranza di rinnovamento del panorama sociale, culturale e storico del mondo.
Ma è nel 2005 che la sua sensibilità artistica subisce una forte scossa, talmente forte da definire tutto ciò che aveva creato fino a quel momento “passato”. Riprende a guardare i vecchi cartoni animati giapponesi, ad ascoltare le sigle tv. Improvvisamente gli echi della memoria infantile diventano la sorgente di un’esplosione di idee e di progetti.
Inizia così la fase popsurrealista di Max Ferrigno, dove i personaggi dei cartoni animati, le merendine ed i giochi di una generazione diventano “attori attivi” nelle sue opere in un tripudio di colori accesi, intensi e dissonanti. Un linguaggio che sembra destinato ai bambini ma che in realtà è rivolto agli adulti. Ciò che colpisce, infatti, è la forza espressiva che trapela dalle sue tele: emozioni, stadi d’animo, profumi e sapori. Nel novembre del 2010 espone la sua prima importante collezione a Milano “Les Sucreries”, un successo che richiama l’attenzione di molti critici e appassionati di popsurrealismo.
Max Ferrigno è nato a Casale Monferrato il 14 Novembre 1977.
Comincia a lavorare come decoratore subito dopo aver conseguito il diploma artistico, riuscendo così a manternere un forte legame con l’arte.
Nel suo piccolo laboratorio artistico, per tredici anni, dà forma alle fantasie dei suoi sempre più numerosi clienti.
Disegna trompe – l’oeil per negozi e appartamenti, fondali per le agenzie teatrali, realizza scenografie per Gardaland, Eurodisney, MiniItalia, Cow Boy Guest. Viaggia moltissimo. Parallelamente prende forma la prima parte del suo percorso artistico: una lunga serie di lavori dedicati al Messico, all’Africa e al Sud America,
incentrati sul “burro”, l’asino simbolo della speranza di rinnovamento del panorama sociale, culturale e storico del mondo.
Ma è nel 2005 che la sua sensibilità artistica subisce una forte scossa, talmente forte da definire tutto ciò che aveva creato fino a quel momento “passato”. Riprende a guardare i vecchi cartoni animati giapponesi, ad ascoltare le sigle tv. Improvvisamente gli echi della memoria infantile diventano la sorgente di un’esplosione di idee e di progetti.
Inizia così la fase popsurrealista di Max Ferrigno, dove i personaggi dei cartoni animati, le merendine ed i giochi di una generazione diventano “attori attivi” nelle sue opere in un tripudio di colori accesi, intensi e dissonanti. Un linguaggio che sembra destinato ai bambini ma che in realtà è rivolto agli adulti. Ciò che colpisce, infatti, è la forza espressiva che trapela dalle sue tele: emozioni, stadi d’animo, profumi e sapori. Nel novembre del 2010 espone la sua prima importante collezione a Milano “Les Sucreries”, un successo che richiama l’attenzione di molti critici e appassionati di popsurrealismo.
Vi aspettiamo Sabato 1 giugno alle 18:30 per la presentazione del libro e art show “MISE EN SCÈNE DI UN ARTISTA DISPETTOSO” di Max Ferrigno
Nel lavoro di Ferrigno i personaggi dei cartoons, o le camgirl o i protagonisti di saghe cinematografiche famose seducono
lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealism e poi dai toni da
sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico.
La sua opera vive di stratificazioni, e non esclusivamente di materia pittorica, ma soprattutto di materia narrativa.
lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealism e poi dai toni da
sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico.
La sua opera vive di stratificazioni, e non esclusivamente di materia pittorica, ma soprattutto di materia narrativa.